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Un livello C2 non fa di te un grande comunicatore



"L'egotismo è l'anestetico che attenua il dolore della stupidità." —Frank Leahy

Questa citazione è brutale, ma a volte azzeccata. L'ho vista realizzarsi più di una volta nel mio lavoro.


Ti spiego cosa intendo:

A volte, quando contatto potenziali clienti per spiegare che aiuto le persone a sviluppare le soft skills mentre migliorano la loro fluenza linguistica, ricevo una reazione impulsiva, dettata dall'ego: "Il mio inglese è già eccellente, ho un livello C2." Mi viene da ridere, perché proprio quella risposta dimostra che non hanno colto il punto.


Mi viene in mente la storia zen della tazza traboccante: un maestro saggio versa il tè nella tazza dell'allievo, continuando a versare anche quando trabocca. L'allievo, che si vanta di sapere già tutto, protesta dicendo che la tazza è già piena. Il maestro risponde con calma: "Esattamente. Come questa tazza, la tua mente è già piena. Come puoi imparare qualcosa di nuovo, se prima non la svuoti?"


Ecco il punto: se la tua tazza è già piena, non c'è spazio per nulla di nuovo.


Ironia della sorte: è proprio questa mentalità che dimostra quanto sia necessario il coaching sulle soft skills. Se lasci che l'ego si metta sempre in mezzo, farai fatica ad ascoltare davvero e a capire fino in fondo.


Ti racconto un episodio imbarazzante, ma molto istruttivo. Anni fa, prima ancora di diventare una language coach, ho fatto un test di certificazione di inglese, solo per curiosità. Sono madrelingua, ma ho preso un livello C1. Lo so, fa ridere (o piangere). Indosso ancora il cono della vergogna (sì, proprio quel cono della vergogna di Up).





Ho fatto errori piuttosto banali, ma la verità è che la maggior parte dei madrelingua non farebbe molto meglio. Di solito non studiamo le regole esplicite della grammatica inglese, perché il sistema scolastico non le insegna a fondo, nemmeno nelle università più prestigiose.


Al liceo, ricordo un accenno in un semestre, poi il nulla. Si cresce con l'istinto linguistico, sviluppato da piccoli. Anche laureati, giornalisti famosi e presidenti fanno errori e nessuno ci fa caso.


A differenza dell’Italia, dove la padronanza del linguaggio è spesso un indicatore del livello di istruzione, nei paesi anglofoni non è così.


Anni dopo, quando ho iniziato a insegnare, ho dovuto imparare a spiegare concetti che io stessa non avevo mai messo a fuoco. Come in Italia si dice: "Hai davvero imparato qualcosa quando riesci a spiegarlo a tua nonna." Beh, oggi potrei spiegarlo a qualsiasi nonna.


Tornando al punto: avere un livello C2 non significa essere un grande comunicatore.


Una comunicazione efficace non si basa sui test.

Dipende da fattori come il contesto culturale, l’atteggiamento, le espressioni idiomatiche, i riferimenti culturali, la storia, il tono, il ritmo e l’intelligenza emotiva. Tutte cose che un esame di certificazione non misura.


Andiamo ancora più a fondo: qual è il tuo vero obiettivo?

Vuoi semplicemente "suonare bene"? Vuoi influenzare? Ispirare? Lasciare un impatto reale?


Una volta chiarito questo, chiediti: la tua idea di fluenza è davvero allineata con i tuoi desideri più autentici?


Forse è arrivato il momento di svuotare la tua tazza e riconsiderare cosa significa davvero quel livello C2. Immagina come sarebbe la tua vita se diventassi un comunicatore eccellente. Pensi che stia esagerando? Mettimi alla prova.


 
 
 

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