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Comunicare in una seconda lingua è un superpotere — anche in fase di apprendimento


Supereroe in volo con costume rosso e la scritta “ESL Speaker”, metafora del superpotere di chi parla una seconda lingua con coraggio e impatto.
ESL = English as a Second Language

La fluenza linguistica non equivale ad autorevolezza.

E la perfezione non equivale a fiducia.


Nel mio percorso ho incontrato persone davvero straordinarie. E molte di loro non “guidavano” con un inglese perfetto. Tra l’altro… cos’è esattamente l’inglese perfetto?

È un concetto nebuloso, quasi filosofico. Un po’ come chiedersi: “Qual è la cifra esatta che ti rende ricco?”

Per alcuni sono 100 mila euro. Per altri un milione. Per altri ancora la ricchezza non ha niente a che fare col denaro.

Insomma: l’inglese perfetto non esiste — esistono solo soglie mentali che ci costruiamo da soli.


I veri “grandi” che ho incontrato nella mia vita guidavano con umiltà, apertura e un interesse autentico per gli altri.


Posso dirti con certezza che le persone non ricordano la maggior parte di ciò che dici, né tantomeno ciò che fai.

Ricordano come le hai fatte sentire.



👇 Per chi ha mai dubitato della propria capacità di comunicare in una seconda lingua. (Sì, anche la terza o la quarta contano.)


Se stai parlando una seconda lingua, è probabile che ti sia messo in discussione più di una volta.Magari sei rimasto in silenzio in una riunione.O hai ripensato a ciò che hai detto, chiedendoti se suonasse “abbastanza intelligente”.


Ma ecco la verità: la credibilità non nasce dalla lingua in sé.

Nasce dalla materia prima: i tuoi valori, il tuo coraggio, la tua apertura mentale, la tua voglia di crescere, la tua curiosità… e da come queste qualità prendono forma nella relazione.


Perciò ti invito a non fissarti sulla banalità di “un inglese perfetto”.


Ho lavorato con decine di leader convinti che il loro inglese li stesse frenando… Quando in realtà erano già in grado di connettere, guidare e ispirare.

(E quando ancora non lo erano, li abbiamo accompagnati verso quelle intuizioni che cambiano tutto.)


Tutto quello di cui avevano bisogno era spostare l’attenzione da:

“Come mi fa sembrare questo?” a

“Come posso essere davvero presente per le persone davanti a me?”

Per anni moltissime persone hanno vissuto la seconda lingua come un handicap, come qualcosa che le rendeva “meno” degli altri.

Ma è proprio qui che si sbagliano.


Parlare una seconda lingua non è uno svantaggio — nemmeno quando è imperfetta.

È un ENORME superpotere.


Significa che hai imparato a giocare con molte più carte di quelle con cui sei partito.

Significa che ti sei adattato.

Significa che sei intelligente, che ci stai provando e che hai il coraggio di attraversare gli inciampi.


Quindi la vera domanda non è: “Com’è il mio inglese?”

E sinceramente — anche se pensi che faccia schifo, non importa molto… finché sei aperto a crescere. (Ma di questo parleremo in un altro post.)


La domanda vera è: “Sto usando questa lingua in un modo che mi permette di essere ascoltato, capito e creduto?”


Nei nostri workshop di YOUniversity, non lavoriamo solo su presentazioni e comunicazione.

Ti diamo gli strumenti per farlo in modo straordinario anche in inglese.


Ti aiutiamo a comunicare in una seconda lingua con impatto, soprattutto in contesti internazionali ad alta pressione e complessità.


Riscriviamo insieme la versione della tua storia che finora ha usato solo l’1% di ciò che sei davvero.

Sei più capace — e più credibile — di quanto immagini.


Con affetto,

Emilia

 
 
 

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